mercoledì 22 maggio 2013

I SINTOMI DELLA DIPENDENZA DA SESSO

Fantasie, impulsi e comportamenti sessuali intensi e ricorrenti per un periodo di almeno sei mesi. Una sessualità incontrollabile che interferisce con la vita normale di una persona over 18 e porta anche all’autolesionismo: il disordine può prendere le forme della dipendenza da masturbazione e pornografia, ma anche del sesso telefonico o virtuale, o la frequentazione serrata di club per soli adulti.
Queste le linee che tracciano il profilo del “disordine ipersessuale”, il disturbo comunemente chiamato “dipendenza dal sesso”, che dovrebbe essere incluso a maggio nella versione aggiornata del manuale di diagnostica Diagnostic and Statistical Manual (DSM), volume a disposizione degli specialisti statunitensi della salute mentale.
Il condizionale è stato finora d’obbligo perché servono studi che attestino la diagnosi del disturbo: i suoi confini sono vaghi e in assenza di diagnosi certe l’American Psychiatric Association si è fatta scrupoli a inserirlo nell’indice accanto a schizofrenia e depressione. Secondo Atlantic l’alone di incertezze verrà spazzato via da uno studio pubblicato sul Journal of Sexual Medicine.
La ricerca dell’UCLA è basata su 150 pazienti (per la maggior parte uomini bianchi americani) che si sono rivolti al dottore perché i loro comportamenti sessuali non avevano freni, e 50 persone in terapia per generali disturbi psichiatrici o abuso di sostanze. Sostanzialmente i ricercatori hanno cercato di capire se le persone che avevano bisogno d’aiuto per problemi sessuali rientravano nella definizione proposta per il manuale, e allo stesso tempo dovevano assicurarsi che il disordine ipersessuale non fosse diagnosticabile anche a pazienti con altri problemi. Nel 90% dei casi chi aveva problemi a controllarsi in materia sessuale ha coperto bene la definizione, e di converso il 93% di chi aveva altri disturbi non rientrava sotto il cappello della diagnosi.

I criteri dunque si sono sono provati funzionali nel distinguere pazienti con comportamenti ipersessuali da quelli che non li hanno. Il sesso non diventa per queste persone solo un modo di scappare allo stress o ad altri problemi, ma prende il controllo su tutti gli altri aspetti della vita, senza lasciare possibilità di cambiamento e ritorno alla quotidianità precedente. L’altra importante conclusione dello studio è proprio che il disturbo del sesso rispetto agli altri problemi porta con sé delle maggiori conseguenze sulla vita della persona, che in molti casi perde il partner, il lavoro e diventa vulnerabile alla depressione. Un’escalation che i medici sperano di fermare per tempo con questa diagnosi.

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